counseling Il termine counseling deriva dal latino cum solere e significa sollevare insieme il termine pone la relazione d'aiuto in una prospettiva quindi completamente diversa da quella terapeutica. È stato Carl Rogers con la “Terapia centrata sul cliente” (1951) ad ufficializzare questo nuovo orientamento diffusosi negli Stati Uniti nel corso degli anni ’60. Nel counseling colui che in ambito terapeutico, sarebbe un paziente diventa invece un cliente, colui che, vivendo un momento di difficoltà, si rivolge ad un professionista per scoprire e sviluppare nuove strategie e risorse per rispondere alle esperienze e alle sfide della vita.
Il counselor è uno specialista della relazione d’aiuto al superamento di momenti critici. E’ un diplomato o laureato che ha conseguito un percorso almeno triennale di specializzazione in Counseling. La sua professionalità si inquadra nell’ ambito delle relazioni di aiuto non terapeutiche e non sanitarie.
Il counseling è una relazione di aiuto all’auto-aiuto, basato su una serie di interventi verbali e o simbolici che aiutano il cliente a ritrovare le proprie risorse interne e migliorare la qualità della vita in ogni ambito: relazionale, sociale, esistenziale con delle ripercussioni positive sul piano psicologico pur non essendo in alcun modo una tecnica psicologica (tranne nel caso del counseling psicologico operato esclusivamente da psicologi). La sua efficacia si traduce nel fatto che le persone vengono sostenute e sollecitate positivamente in quanto autrici uniche della propria auto-realizzazione. Si parte dall'accoglienza del qui e ora per dare la spinta nella ricerca della consapevolezza di sè, delle proprie scelte e di tutte quelle risorse possedute che il cliente può aver dimenticato o mai conosciuto travolto dagli eventi della vita.
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